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La Triade Oscura della Personalità

Con il termine triade oscura della personalità si intende un insieme di tre tratti comportamentali, quali: narcisismo, machiavellismo, e psicopatia.

MACHIAVELLISMO: il termine indica una personalità manipolativa, fredda e controllata, con scarso senso morale, autocentrata e tendente all’inganno.

Nella sua opera più famosa, “Il Principe”, Machiavelli descrive le qualità che un principe deve possedere: prudenza, saggezza, capacità di simulare e dissimulare, capacità di usare la forza per mantenere la stabilità e il potere, arte della guerra, virtù, avere la forza di un leone, la furbizia di una volpe e la ragione degli uomini. Il principe ideale deve saper creare e mantenere il potere per la stabilità dello stato. Non c’è da stupirsi quindi se “Il Principe”, è tuttora citato nei migliori testi sulla leadership. Al centro del pensiero machiavellico vi è la massima “Il fine che giustifica i mezzi”. Per conservare il potere e potenziare lo Stato, “Il Principe” è giustificato nel compiere qualsiasi azione, anche quelle in aperto contrasto con le leggi della morale. Secondo molti studiosi è errato pensare ad un elogio della massima “Il fine giustifica i mezzi” in quanto Machiavelli giustifica questa condotta soltanto in nome della salvezza dello Stato. Ma di fatto, questo pensiero, ingiustamente o meno, fa apparire Machiavelli come un uomo furbo e calcolatore tanto che “machiavellico” è diventato un aggettivo che indica qualcosa di subdolo e malizioso. Secondo la classificazione de La Triade Oscura, le persone machiavelliche sono incredibilmente “strategiche” nel loro modo di approcciarsi alla vita. Le conseguenze di ogni azione sono ben ponderate: “In che modo questa azione mi porterà beneficio? In che modo questa azione influirà sulla mia immagine pubblica?” Le persone machiavelliche sono, per loro natura, abili a nascondere le loro vere intenzioni dal controllo pubblico; maestri nel fare tutto ciò che occorre per raggiungere i propri scopi, riuscendo, nel contempo, a mantenere un’immagine pubblica positiva.

 

NARCISISMO: il costrutto di narcisismo subclinico o normale fu proposto nel tentativo di definire una versione subclinica del disturbo di personalità narcisistica indicato nel DSM e comprende alcuni indicatori utilizzati nella diagnosi originale: grandiosità, senso di diritto, dominanza e superiorità. Molte persone pensano ai narcisisti come individui che amano apertamente se stessi. Ciò non è esatto, soprattutto quando la comprensione del narcisismo passa attraverso la lente de La Triade Oscura.

L’amore di sé si basa psicologicamente sull’autostima e sull’autoefficacia. Una buona dose di sano e benefico amore per la propria persona conduce a ideali e scelte mature, al desiderio di realizzare le proprie aspirazioni e di migliorarsi, al rispetto per sé stessi e per gli altri, a una giusta cura di sé e del proprio aspetto e ciò non significa assolutamente essere narcisisti.

I Narcisisti che soddisfano i criteri de La Triade Oscura si percepiscono come speciali, persone importanti per la storia dell’umanità, si sentono superiori. Rappresentano la migliore categoria di essere umano possibile e il loro comportamento riflette il loro senso di superiorità.

Alcune delle manifestazioni esteriori comuni di un narcisista sono l’incapacità di accettare le critiche o il dissenso in alcun modo e nel contempo la necessità di essere lusingati. I narcisisti hanno un bisogno costante di lodi, approvazione e “riconoscimento” e tendono ad organizzare la propria vita in un modo che un gruppetto di “privilegiati” possa soddisfare questo bisogno (i veri amici). 

 

PSICOPATIA: Gli aspetti centrali del costrutto includono elevata impulsività associata alla ricerca di forti emozioni, scarsa capacità empatica e bassa presenza di ansia e rimorso (pare che gli psicopatici presentino un’alterazione nel funzionamento delle strutture cerebrali deputate al processamento della paura). La componente psicopatica de La Triade Oscura è caratterizzata da mancanza di empatia, da incapacità nel provare colpa, rimorso o lealtà verso alcuno, e dalla tendenza a coinvolgersi in comportamenti rischiosi e impulsivi.

Sfatiamo subito un mito: Non tutti gli psicopatici sono persone violente o assassini. Possono diventarlo, ma si tratta di casi eccezionali; la maggior parte degli psicopatici vive nella società con un certo successo, ma causa molti danni alle persone che ha intorno.

Spesso, ma non sempre, sono coinvolti in attività criminali, perché sono privi di coscienza. È interessante notare che ci sono psicopatici in quasi ogni professione – per esempio medici, avvocati, infermieri, insegnanti – ma queste persone imparano a contenere gli istinti e non infrangono leggi. Le stime sono variabili, ma si può affermare che circa una persona su centocinquanta (1:150) è psicopatico.

Secondo il modello di Steve Peters il cervello di uno psicopatico è privo del Centro di Umanità che il resto di noi possiede, ovvero la parte della mente che è di competenza dell’Umano (la parte razionale del cervello). Il Centro di Umanità contiene aree che evocano sentimenti come il senso di colpa, il rimorso, la compassione, l’empatia e la coscienza.

Gli psicopatici tendono a essere individui freddi e calcolatori, che usano gli altri a proprio vantaggio. Dunque, uno psicopatico è responsabile delle sue azioni? Su questo punto le opinioni divergono ma, comunque la pensiamo, sembra proprio che quest’area del cervello sia assente o inattiva.

 

Gli aspetti che accomunano tra loro le tre dimensioni di machiavellismo, narcisismo (subclinico) e psicopatia (subclinica) sono i seguenti:

1)    La psicopatia subclinica si distingue per il basso livello di nevroticismo (indicatore che misura la tendenza ad essere ansiose, pessimiste, stressate, arrabbiate, spaventate ed emotivamente instabili)

2)    Machiavellismo e psicopatia mostrano entrambi un basso livello di coscienziosità e moralità

3)  Il narcisismo correla positivamente con la presenza di elevate abilità cognitive

4)  I narcisisti e – in maniera ridotta gli psicopatici - condividono elevati punteggi indicativi di auto-esaltazione e senso di superiorità e "grandeur".  

Gli individui caratterizzati dalla triade oscura mostrano, come abbiamo visto, alcuni tratti distintivi che derivano da forme subcliniche di narcisismo e psicopatia e dalle caratteristiche del machiavellismo:  

  • manipolazione
  • strumentalizzazione dell’altro
  • tendenza all'inganno
  • freddezza emotiva
  • assenza di empatia e senso morale
  • assenza di rimorso e paura
  • ricerca di forti emozioni
  • impulsività
  • senso di grandiosità e specialità
  • senso di diritto
  • desiderio di potere e dominanza
  • cura esasperata dell’aspetto fisico
  • acuta intelligenza
  • tendenza all'aggressività e all'ostilità

Queste persone si muovono nel mondo più o meno impunemente, e non è affatto difficile trovarne in rete tra i disturbatori (trolls), nell’ambiente di lavoro (soprattutto all’interno della classe dirigenziale), o tra le frequentazioni interpersonali.

Sono infatti i famosi "sciupafemmine" di un tempo o i "serial lovers" di oggi a mostrare chiaramente molte delle caratteristiche della triade oscura:

  • freddezza emotiva e disinteresse
  • atteggiamento di sfruttamento del partner
  • ricerca di sensazioni forti
  • tendenza a cambiare frequentemente partner
  • fanno di tutto per conquistare la preda che viene poi usata e "gettata via" senza rimorsi
  • ricerca di avventure sessuali ed esperienze al limite
  • abuso di sostanze stupefacenti e/o alcol
  • incapacità a stabilire una relazione intima
  • mancanza di senso morale 
  • inganni e bugie
  • manipolazione

Le ricerche hanno messo in evidenza l'effetto potenzialmente distruttivo che tali individui hanno sull’ambiente e sui loro partner. 

 

Veniamo ad un aspetto davvero interessante e anche molto delicato della questione: l’effetto che questi individui portatori dei tratti oscuri di personalità hanno sul altro sesso.

Gli studi mostrano come gli individui caratterizzati dalla triade oscura di personalità presentino strategie di accoppiamento più rapide e superficiali degli altri e vincenti nel breve periodo: essi collezionano infatti numerosi partner sessuali, hanno una spiccata propensione al sesso casuale e a sostituire un partner con un altro, hanno standard meno esigenti nella scelta del partner, mostrano la tendenza a “rubare” i partner degli altri, ed hanno un approccio pragmatico, superficiale e “usa-e-getta” alle relazioni  amorose.

A questi aspetti si associano inoltre altre caratteristiche che spesso rendono questi partner eccitanti e desiderabili, soprattutto da parte di partner fragili, annoiati, delusi dalla propria vita sentimentale, professionale o generale, alla ricerca di emozioni e cambiamento bisognosi di sentirsi desiderati ed importanti.

  Gli individui “Dark Triad” infatti mostrano spesso grande cura per l’aspetto fisico ed il vestiario, intelligenza e fascino (sanno essere brillanti e divertenti), manipolazione (sono in grado di comprendere perfettamente cosa il partner desidera e si aspetta da loro e sanno come ottenere ciò che vogliono), impulsività ed amore per il rischio (travolgono il partner in una girandola di emozioni e lo fanno sentire speciale e desiderato), tendenza all’abuso di sostanze, scarso autocontrollo.

Restano tuttavia individui freddi, opportunisti, sfruttatori e irrispettosi verso l’altro, ed è meglio imparare a riconoscerli e a non entrare in relazione con loro se non per una fugace e divertente avventura erotica, che presto rischierebbe di trasformarsi in una esperienza dolorosa, abusante e disorientante.

Vorrei concludere con una piccola nota. Difficilmente questi individui si incontrano dentro uno studio di psicoterapia. Molto più probabile che in psicoterapia arrivino le “vittime” di tali soggetti le quali, dopo relazioni più o meno lunghe, si sentono come “vampirizzate” emotivamente, svuotate, stanche, con poca fiducia in se stessi e verso gli altri.

 

G.Massimo Barrale - Psicologo Psicoterapeuta - Palermo

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