Domande frequenti

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Domande e risposte - Gaetano, Massimo Barrale - Psicologo e Psicoterapeuta Palermo

L’ho cercata nell’Albo degli Psicologi della Regione Sicilia e non l’ho trovata. Lei è regolarmente iscritto?

Certamente, sono regolarmente iscritto. Il mio primo nome è Gaetano, ma sono conosciuto da tutti con il mio secondo nome, Massimo. Cercandomi come Gaetano Barrale, nato nel 1977, potrà appurare che sono regolarmente iscritto alla sez. A dell’Albo dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana con il numero 3763 e regolarmente abilitato all’esercizio della psicoterapia.

Che differenza c’è tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra?

Sono tre figure diverse tra loro, per alcuni aspetti anche molto profondamente, spesso confuse tra loro.

Lo Psicologo è colui che ha conseguito una laurea quinquennale in psicologia, ha effettuato un tirocinio post laurea di un anno per poter sostenere l’Esame di Stato e iscriversi quindi all’Albo degli Psicologi. Può occuparsi di molteplici settori (clinica, scuola, sport, lavoro, comunità, ambito giuridico ecc).  Lo psicologo che esercita una professione con finalità sanitarie si occupa di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione oltre alle attività di ricerca e didattica nell’ambito della psicologia; lo psicologo effettua colloqui di sostegno e può effettuare valutazioni tramite la somministrazione di appositi test.

Lo Psichiatra ha, invece, conseguito una laurea in Medicina e Chirurgia, e successivamente ha conseguito la specializzazione in Psichiatria. Tale figura professionale è l’unica che può prescrivere farmaci.

Lo Psicoterapeuta può essere sia uno Psicologo che uno Psichiatra. Nel primo caso lo Psicologo, dopo la laurea e l’Esame di Abilitazione, deve aver frequentato una scuola di Specializzazione in Psicoterapia riconosciuta dallo Stato della durata di almeno 4 anni ed essere iscritto all’Albo professionale. Lo Psicoterapeuta è lo specialista che attraverso strumenti clinici (diagnosi, eziologia, pianificazione del trattamento, setting) e attraverso la relazione umana (empatia, ascolto, fiducia, alleanza terapeutica), è in grado di accompagnare la persona in un processo di cambiamento, volto al raggiungimento di un migliore stato di equilibrio.

Il primo colloquio è gratuito?

No, come per ogni prestazione specialistica è previsto un pagamento. Il primo colloquio è un momento molto importante durante il quale il professionista mette in atto tutte le sue competenze professionali al fine di raccogliere dati che siano importanti e utili a formulare una prima restituzione (molto spesso già trasformativa per il paziente), un parere sulle necessità del paziente e sul tipo di trattamento più adatto da proporre. Non ritengo adeguata la pratica di “offrire” il primo colloquio gratuitamente per varie ragioni, (alcune molto tecniche la cui descrizione esula questa sezione del sito), in quanto credo che si tratti di una pratica sottilmente seduttiva in cui si cerca di invogliare il paziente a intraprendere un percorso di psicoterapia attivando sentimenti di gratitudine verso il professionista e squalificando il primo colloquio stesso trasformandolo in una “chiacchierata”. A mio avviso la persona deve decidere in totale libertà se intraprendere un percorso psicoterapeutico e se intraprenderlo con quel professionista.  

Le spese sostenute per una psicoterapia posso essere detratte dalla dichiarazione dei redditi?

Certamente. L’ultima seduta di ogni mese emetterò una regolare fattura comprendente tutte le prestazioni svolte durante il mese appena concluso. Queste spese rientrano nel capitolo “Spese mediche e sanitarie” della dichiarazione dei redditi, per cui possono essere detratte in misura del 19%.

Quanto tempo dura un colloquio?

Gli incontri individuali durano 50 minuti.

Gli incontri con coppie e famiglie durano un’ora e 20 minuti affinché tutti i partecipanti abbiano un adeguato spazio in cui esprimere i propri vissuti e le proprie emozioni.

Quanto tempo dura una psicoterapia?

la durata di una psicoterapia è indefinibile a priori. Dipende soprattutto dagli obiettivi che cliente e terapeuta insieme si pongono, dal tipo di problema da affrontare, dalle risorse del paziente e dalla capacità ed esperienza del terapeuta. Spesso la remissione sintomatica ha luogo in tempi piuttosto brevi, ma le persone tendono a restare più a lungo in psicoterapia perché notano che i benefici che ne traggono vanno al di là della “semplice” riduzione o scomparsa del sintomo.

Con che frequenza ci vedremo?

Come per la durata complessiva di un percorso di psicoterapia, anche la frequenza delle sedute dipende da molteplici fattori tra cui gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Da notare che la maggiore frequenza non è correlabile ad una maggiore gravità del problema.

Mi prescriverà dei farmaci?

No, solo i medici possono prescrivere farmaci.

La psicoterapia cerca di agire sulle cause del malessere, mentre i farmaci agiscono sul sintomo.

Se lo riterremo necessario potremo prendere in considerazione una consultazione ed una eventuale prescrizione farmacologica, e se lo vorrà sarà mia cura indicarle alcuni nominativi di psichiatri di mia fiducia con i quali da tempo collaboro.

Useremo il lettino?

No, il mio orientamento teorico non prevede l’uso del lettino. Lavoreremo in una situazione “face to face”, seduti entrambi su poltrone.

Sarò libero di terminare il percorso?

Lei sarà sempre libero di iniziare, proseguire o terminare la psicoterapia.

Una relazione terapeutica a mio avviso è l’unico tipo di relazione in cui la separazione si può elaborare insieme. Per questo solitamente, se un paziente esprime la volontà di interrompere il percorso di psicoterapia, chiedo di incontrarci per un’ultima volta al fine di parlare delle motivazioni che lo portano a tale decisione, degli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere, e infine salutarci, sottolineando la mia disponibilità a riprendere successivamente il lavoro o a fornire i nominativi di altri professionisti qualora voglia interrompere perché non si è trovato più bene con me.

Che garanzie ho rispetto la mia privacy?

Come previsto dal codice deontologico, lo psicologo e lo psicoterapeuta è strettamente tenuto al rispetto del segreto professionale: nulla di quanto emerge nei colloqui può essere rivelato a terzi né possono essere fornite a terzi informazioni circa le prestazioni professionali effettuate.

Lo studio non ha segreteria né sala di attesa ed è accessibile solo previo appuntamento. L’appuntamento è prenotabile telefonicamente senza dover passare da una segreteria. L’orario dell’appuntamento è predeterminato così come la sua durata, il colloquio inizierà all’orario concordato e finirà all’orario previsto, in modo tale da salvaguardare la sua privacy e quella degli altri pazienti, evitando spiacevoli attese o incontri con altri pazienti davanti la porta di ingresso dello studio.

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