Disturbi di personalità

divisore

La personalità è ciò che si è, non ciò che si ha. La personalità è una combinazione di pensieri, emozioni e comportamenti che rendono ogni persona unica. E’ il suo modo di vedere, comprendere e relazionarsi con il mondo esterno, così come pure il modo in cui vede se stessa. La personalità inizia a formarsi durante l’infanzia, attraverso l’interazione tra fattori ereditari e ambientali. Definiamo la personalità come un insieme di pattern relativamente stabili di pensare, sentire, comportarsi e mettersi in relazione con gli altri.

Disturbi di personalità - Gaetano, Massimo Barrale - Psicologo e Psicoterapeuta PalermoIl modo in cui cerchiamo abitualmente di adattarci alle esigenze della vita e di tenere a bada l’ansia, il dolore e le minacce all’autostima è un aspetto importante della personalità. Quando i nostri abituali modi di pensare, sentire, agire ed essere con gli altri contribuiscono a farci vivere una vita che ci piace, a godere di relazioni reciprocamente soddisfacenti e a perseguire obiettivi socialmente utili, non c’è problema. Ma se queste modalità continuano a causare dolore a noi stessi o agli altri, o diventano fonte di preoccupazione o si fanno troppo pervasive, allora possono costituire un disturbo di personalità.

All’estremo sano dello spettro di personalità si trovano le persone che possono impegnarsi in relazioni soddisfacenti, fare esperienza di una gamma relativamente completa di sentimenti e pensieri adeguati all’età, funzionare in modo abbastanza flessibile se sottoposte a forze esterne o conflitti interni, avere un chiaro senso della propria identità personale, essere ben adattate agli avvenimenti della propria vita e non sperimentare livelli eccessivi di disagio psicologico né imporlo agli altri.

All’estremo più disturbato si collocano invece le persone che rispondono allo stress in modi rigidi e inflessibili, che hanno deficit marcati nel loro senso di identità, nelle relazioni con gli altri, nell’esame di realtà, nella capacità di adattarsi allo stress, nel funzionamento morale o nella gamma delle emozioni e nella capacità di riconoscerle, esprimerle e regolarle.

I soggetti affetti da disturbi di personalità sono solitamente inconsapevoli del fatto che i loro modelli di pensiero e comportamento sono disfunzionali. Per questo tendono a non rivolgersi ai servizi di salute mentale se non per sintomatologie che sono solo il risultato del loro disturbo, come ansia, depressione o abuso di sostanze.

I disturbi di personalità sono stati classificati, secondo la più diffusa classificazione psicopatologica, in tre categorie:

Disturbi di personalità caratterizzati dal comportamento bizzarro:

  • Disturbo paranoide di personalità: chi ne soffre tende ad interpretare il comportamento degli altri come malevolo, comportandosi così sempre in modo sospettoso. La persona teme costantemente che gli altri vogliano nuocergli ed è costantemente alla ricerca di indizi per confermare le sue paure. Questi soggetti sono di indole diffidente e guardinga, e tendono ad interpretare negativamente intenzioni e azioni altrui.
  • Disturbo schizoide di personalità: chi ne soffre non è interessato al contatto con gli altri, preferendo uno stile di vita riservato e distaccato dagli altri. Coniato da Bleuler nel 1908, il termine ‘schizoide’ designa una naturale tendenza a dirigere l’attenzione verso la vita interiore piuttosto che sul mondo esterno. Nel Disturbo di Personalità Schizoide, la persona è distaccata e distante dal mondo esterno e incline all’introspezione e alla fantasia. Questi soggetti non hanno alcun desiderio di relazioni sociali, affettive o sessuali, sono indifferenti agli altri, alle norme sociali e alle convenzioni, e mancano di risposta emotiva, fino a poter apparire freddi ed insensibili.
  • Disturbo schizotipico di personalità: solitamente è presentato da persone eccentriche nel comportamento, che hanno scarso contatto con la realtà e tendono a dare un’assoluta rilevanza e certezza ad alcune intuizioni “magiche” come la convinzione che i propri pensieri o parole influenzino il mondo, oppure che possano danneggiare qualcuno facendo pensieri aggressivi.

Disturbi di personalità caratterizzati da un’alta emotività:

  • Disturbo borderline di personalità: solitamente chi ne soffre presenta una marcata impulsività ed una forte instabilità sia nelle relazioni interpersonali sia nell’idea che ha di sé stesso, oscillando tra posizioni estreme in molti campi della propria vita. Nel Disturbo di Personalità Borderline, la persona sperimenta cronici sentimenti di vuoto, paure di abbandono e instabilità emotiva. Le relazioni sono intense ma gravemente instabili e tumultuose, caratterizzate da frequenti discussioni, rotture e cambiamenti drammatici nella visione degli altri, con oscillazione tra sentimenti di idealizzazione e totale svalutazione. Gli sforzi disperati per evitare l’abbandono (anche limitato) da persone significative si esplicano in minacce di suicidio e atti di autolesionismo. Vi è una inoltre una marcata instabilità nell’immagine di sé, nell’umore (con cambiamenti repentini), esplosioni di rabbia e di violenza (in particolare in risposta alle critiche) e una marcata impulsività, che si manifesta in abuso di sostanze, promiscuità sessuale, abbuffate e altre condotte rischiose.
  • Disturbo istrionico di personalità: chi ne soffre tende a ricercare l’attenzione degli altri, ad essere sempre seduttivo e a manifestare in modo marcato e teatrale le proprie emozioni. Spesso questi individui possono drammatizzare l’espressione dei sentimenti e apparire come se “recitassero una parte” (‘istrionico’ deriva infatti dal latino ‘histrionicus’, ‘appartenente all’attore’), nel tentativo di attirare l’attenzione. Le modalità di questi soggetti sono vivaci ed espressive, dedicano tipicamente molta attenzione al loro aspetto fisico e si comportano in modo sessualmente provocatorio o impropriamente seducente. Tuttavia, spesso non desiderano una relazione sessuale ma il loro comportamento esprime un desiderio di essere considerati ed accuditi.
  • Disturbo narcisistico di personalità: chi ne soffre tende a sentirsi il migliore di tutti, a ricercare l’ammirazione degli altri e a pensare che tutto gli sia dovuto, data l’importanza che si attribuisce. Nel disturbo narcisistico di personalità, la persona ha tipicamente un senso esagerato del proprio valore (detto “grandiosità”), ha costantemente bisogno di essere ammirato e manca di empatia verso gli altri. Dal momento che credono di essere “speciali” e “superiori”, questi soggetti si aspettano di essere ammirati ed invidiati e si sentono autorizzati a sfruttare gli altri per i propri fini. Agli occhi degli altri, possono sembrare egocentrici, egoisti, insensibili e controllanti. Possono essere molto sensibili a fallimenti, sconfitte e critiche. Se vengono offesi o ridicolizzati, possono essere presi da un impeto di rabbia distruttiva e vendetta detta “rabbia narcisistica”.
  • Disturbo antisociale di personalità: chi ne soffre è una persona che non rispetta in alcun modo le leggi, tende a violare i diritti degli altri, non prova senso di colpa per i crimini commessi. Questi soggetti tipicamente ignorano le regole e gli obblighi sociali, sfruttano gli altri per ottenere vantaggi personali, sono impulsivi e irresponsabili, ostili e violenti e, a fronte dei danni che causano agli altri, non provano colpa. Inoltre, non si prendono la responsabilità dei propri comportamenti ma incolpano gli altri. Questi soggetti sono inclini all’abuso di alcol, di sostanze e non di rado hanno precedenti penali. In molti casi, non hanno difficoltà a trovare relazioni, e possono anche apparire personaggi affascinanti (il cosiddetto ‘psicopatico affascinante’). Tuttavia, i loro rapporti sono di solito “di fuoco”, turbolenti e di breve durata.

Disturbi di personalità caratterizzati da una forte ansietà:

  • Disturbo evitante di personalità: chi ne soffre tende a evitare in modo assoluto le situazioni sociali per la paura dei giudizi negativi degli altri, presentando quindi una marcata timidezza. Nel Disturbo di Personalità Evitante, la persona presenta un forte desiderio di affetto e accettazione sociale ma evita i rapporti intimi e le relazioni per timore di essere inadeguata, inferiore, poco attraente e, di conseguenza, di venire criticata e rifiutata. Questi soggetti sono molto trattenuti nelle relazioni sociali, timidi ed isolati, evitano di incontrare persone a meno che non siano certi di piacere, e evitano di esporsi a qualsiasi novità o rischio.
  • Disturbo dipendente di personalità: chi ne soffre presenta un marcato bisogno di essere accudito e seguito da parte degli altri, delegando quindi tutte le proprie decisioni. Il Disturbo di Personalità Dipendente caratterizza persone con bassa autostima e con un bisogno eccessivo che gli altri si prendano cura di loro. Chi è affetto da questo disturbo tende a percepirsi come inadeguato ed incapace di badare a se stesso, tanto che delega decisioni circa questioni quotidiane e responsabilità ad altre persone. Ciò è dovuto in parte anche al fatto che questi soggetti sono riluttanti ad esprimere le proprie opinioni per paura di entrare in conflitto con le persone che si prendono cura di loro. Visto che temono fortemente l’abbandono, fanno di tutto per mantenere le relazioni di cui hanno bisogno.
  • Disturbo ossessivo compulsivo di personalità: chi ne soffre presenta una marcata tendenza al perfezionismo ed alla precisione, una forte preoccupazione per l’ordine e per il controllo di ciò che accade. Il Disturbo di Personalità Ossessivo-Compulsivo (o personalità anancastica) è caratterizzato da tendenza al controllo, perfezionismo e dedizione al dovere e alla produttività a scapito del tempo libero. Questi soggetti sono eccessivamente preoccupati per i dettagli, le regole, le liste, l’organizzazione o gli schemi. Sono persone affidabili, responsabili, metodiche, ma anche rigide e inflessibili. Faticano a prendere decisioni e sono inclini al dubbio poiché sono abituati a considerare tutte le possibili opzioni da vagliare con i relativi pro e contro. Non tollerano gli errori e le imperfezioni, hanno dunque difficoltà a portare a termine le attività iniziate. Questo disturbo di personalità si differenzia dal Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC), che invece è caratterizzato da pensieri ossessivi indesiderati e azioni che il soggetto si sente obbligato a compiere per scacciare le ossessioni.

Tutti i disturbi di personalità devono essere trattati con psicoterapia. Solitamente i farmaci non modificano in alcun modo la struttura di personalità, anche si in alcuni casi possono essere utili per gestire i sintomi ansiosi, depressivi e di mancato controllo degli impulsi, che tipicamente si riscontrano in tali disturbi.

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.