Depressione

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La depressione sembra essere la malattia del secolo. Negli ultimi 10 anni è stato registrato un incremento di diagnosi di depressione, tra i dati e le statistiche, di circa il 20%. Durante la Giornata Mondiale della Salute del 2017 l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha lanciato un allarme visto il numero sempre maggiore di persone che soffre di depressione. Secondo i dati dell’Oms infatti, soffrono di depressione più di 330 milioni di persone in tutto il mondo, un bilancio pari a circa il 4,4% della popolazione mondiale.

Depressione - Gaetano, Massimo Barrale - Psicologo e Psicoterapeuta PalermoLa depressione fa parte di quei disturbi che hanno come caratteristica predominante l’alterazione dell’umore. La parola umore indica uno stato emotivo relativamente lungo. L'umore differisce dalle emozioni e dai sentimenti per essere meno specifico, meno intenso e per la minore probabilità di essere scatenato da un particolare stimolo o evento. L'umore ha generalmente una valenza positiva o negativa: colloquialmente si parla di buon umore e cattivo umore; uno stato umorale può durare per ore, giorni o anche più. Ogni persona ha un proprio tono dell'umore che il soggetto tende a manifestare con maggiore frequenza. Questo può essere considerato come caratteristico del soggetto, quale abitudine caratteriale e come parte del temperamento della persona.

Le prime diagnosi di depressione hanno origini antichissime. Nella antichità, il medico greco Ippocrate descrisse la condizione di melanconia come una malattia distinta con particolari sintomi mentali e fisici e caratterizzò tutte le "paure e scoraggiamenti, se durano a lungo" come sintomatici di essa. Questa descrizione è simile al concetto, tuttavia più ampio, che si attribuisce alla depressione oggi, a cui sono stati inclusi un raggruppamento di sintomi di tristezza, sconforto e scoraggiamento, spesso paura, rabbia, deliri e ossessioni.

Chiunque di noi nella vita ha provato almeno una volta tristezza, è stato di cattivo umore per qualcosa. Ma questa non è depressione. Entro certi limiti la tristezza è un’emozione perfettamente normale, ma la depressione è una patologia con delle caratteristiche precise che non sempre le persone riescono ad identificare da sole. Proprio per questo a volte le persone faticano a riconoscere e distinguere la depressione da un periodo passeggero di cattivo umore. La depressione non è soltanto una forma estrema di tristezza. È un disturbo che influenza sia la mente sia il corpo, incluse le funzioni cognitive, il comportamento, il sistema immunitario. La depressione, a differenza di un umore triste passeggero, interferisce con il normale funzionamento lavorativo, scolastico, relazionale. Un’ulteriore differenziazione va fatta tra lutto e depressione. Nel lutto il mondo dell’individuo appare svuotato, privo di senso. Nella depressione è la persona a sentirsi svuotata e priva di senso.

Chi soffre di depressione sperimenta angoscia persistente, perdita di interesse nelle attività che normalmente danno piacere e difficoltà nello svolgimento anche delle più semplici azioni quotidiane, per almeno due settimane, a volte con conseguenze negative sulle relazioni interpersonali. Tuttavia, la depressione può essere prevenuta e curata: un’adeguata conoscenza del disturbo depressivo può contribuire a ridurre lo stigma associato e motivare le persone a chiedere aiuto.

Le persone che soffrono di depressione si percepiscono come inadeguate e senza valore, considerano l’ambiente circostante come “ostile” e non supportivo e il futuro appare incerto e pieno di difficoltà. Nello specifico, sperimentano alcuni dei seguenti sintomi: perdita di energia, cambiamento dell’appetito, insonnia o ipersonnia, ansia, ridotta concentrazione, indecisione, irrequietezza, senso di inutilità, senso di colpa o di disperazione, pensieri di autolesionismo o suicidio.

Una valutazione attenta include una particolare attenzione ai problemi medici e un’indagine sugli eventi della vita attuale della persona che potrebbero favorire la comparsa di sintomi depressivi. Numerose condizioni mediche (quali il diabete, la sclerosi multipla, l’iper o l’ipotiroidismo, il morbo di Parkinson, l’epatite, l’aids) possono causare sintomi che assomigliano alla depressione.

In chi soffre di depressione il numero e la durata degli episodi depressivi sono estremamente variabili e imprevedibili. Alcune persone sperimentano soltanto uno o pochi episodi depressivi nell'arco della vita. Altre possono sperimentarne molti a breve distanza di tempo l'uno dall'altro. Se non adeguatamente trattata, ogni riacutizzazione può durare da poche settimane a diversi mesi o, addirittura, anni.

Tra i principali sintomi che caratterizzano l'episodio depressivo maggiore vanno ricordati:

  • Umore depresso per gran parte della giornata, non motivato da ragioni specifiche gravi.
  • Significativo calo di interesse nelle attività abituali e incapacità di trarre piacere da circostanze o situazioni di norma stimolanti e gradevoli.
  • Diminuzione o aumento significativi dell'appetito, spesso associati a notevole perdita o aumento di peso (oltre 5 kg), non giustificati da diete o patologie specifiche.
  • Difficoltà ad addormentarsi o a dormire un numero sufficiente di ore (risvegli ripetuti durante la notte o all'alba) o, al contrario, aumento del bisogno di dormire, anche durante il giorno.
  • Sensazione di agitazione e ansia o, al contrario, rallentamento dei movimenti e dei riflessi.
  • Facile affaticabilità e/o mancanza di energia non giustificata.
  • Calo dell'autostima e della fiducia nelle proprie capacità; senso di colpa persistente e immotivato.
  • Diminuzione delle capacità di concentrazione e dell'efficienza intellettiva (nello studio, sul lavoro ecc.); difficoltà a prendere decisioni che di norma non comportano problemi.
  • Calo del desiderio sessuale.
  • Irritabilità o frustrazione.
  • Pensieri di morte ricorrenti, ideazione suicidaria o tentativi di suicidio.
  • Pianto immotivato, una o più volte al giorno.
  • Problemi fisici privi di cause riconoscibili e che, spesso, non rispondono alle terapie di norma utilizzate per contrastarli (dolore articolare, mal di testa, crampi addominali, disturbi digestivi, vertigini ecc.).

La psicoterapia psicodinamica si configura come trattamento elettivo della depressione, spesso accompagnata da un trattamento farmacologico volto a ridurre i sintomi e a regolare il tono dell’umore. La depressione non trattata può impedire alle persone di lavorare e di prendere parte alla vita familiare e sociale, fino a giungere ad una vera e propria disabilità sociale e lavorativa e quindi ad un gravoso impatto sulla qualità della vita della persona e di coloro che gli sono accanto.

 

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